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Cosa è il bitcoin?

Negli ultimi mesi se ne parla tanto e ovunque. Ma la domanda è: cosa è il bitcoin? o meglio cosa sono i bitcoins?

Avevo già letto qualcosa nel 2012 ma visto l’eco degli ultimi periodi mi sono incuriosito ed in questo weekend piovoso ho studiato un po’. Iniziamo subito cercando di riassumere e dare una visione prima sintetica e poi magari approfondiamo qualche elemento.

  1. Il bitcoin è una moneta virtuale
  2. In quanto virtuale e con tecnologia Peer-2-Peer non è vincolata ad alcuna ente centrale (banca e governo)
  3. è possibile acquisire/vendere (e quindi anche investire) in questa moneta molto semplicemente
  4. si può utilizzare per acquistare/vendere beni e servizi non solo online
  5. non è l’unica moneta virtuale (se ne contano una ottantina) anche se al momento la più importante
  6. è anonima come il denaro cash
  7. si può “tenere” sul proprio PC oppure su un portafoglio virtuale su siti web dedicati
  8. il software utilizzato è open-source

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Ma come funziona?

Al momento della nascita è stato definito il valore di bitcoin da inserire nel mercato. Tale valore è fisso ed è pari a 21 milioni di bitcoins. Ma non essendoci una banca centrale che stampa la moneta e ne regola il valore, come funziona l’inserimento e la regolamentazione della valuta bitcoin? Semplice, ci pensano gli utenti stessi. Le monete bitcoin vengono generate con complessi algoritmi che occupano molte risorse elaborative; esistono dei programmi (detti minatori) che, utilizzando il protocollo peer-2-peer, “scavano” per trovare i bitcoins in rete. Ad oggi, esistono oltre 12 milioni di btc in circolazione e si raggiungerà il valore asintotico di 21 milioni dopo il 2030.

In pratica nella rete vengono pubblicati dei blocchi di bitcoin ed i vari client cercano di trovare una soluzione (attraverso gli schemi di criptazione e chiave pubbliche e private) eseguendo delle prove computazionalmente molto onerose. Quando un client trova la soluzione acquisisce il BTC, lo comunica alla rete e viene rilasciato un nuovo blocco. Il numero di BTC per blocco è previsto dal piano inziale di diffusione. Si è partiti da 50 BTC per ogni blocco ed ogni quattro anni questo valore viene dimezzato.

Ma è proprio così complesso? Bisogna per forza installare un programma ed essere esperti informatici?

Ovviamente no altrimenti sarebbe stato solo un gioco per Nerd. I bitcoins si possono comprare anche attraverso una valuta reale attraverso dei siti dedicati (es: bitstamp) rendendolo a disposizioni di tutti. Attualmente il tasso di cambio è per 1 bitcoin (BTC) oltre 800 dollari americani. Per renderci conto dell’importanza di questa moneta, basta pensare che nel 2011 un BTC vale 0,30 dollari. Guarda il grafico preso da bitstamp.net

Ma perché utilizzarli?

I benefici sono molti. Per chi vende, si risparmiano le commissioni che si pagano oggi per le transizioni con le carte di credito. Per chi compra, oltre ad avere dei costi inferiori, ha un acquisto anonimo (non è necessario inserire informazioni personali). Per entrambi, c’è una transazione diretta senza passare per banche o altre piattaforme.

…e la sicurezza?

La tecnologia utilizzata è la stessa che oggi viene usata per le transizioni online tra le banche, quindi da questo punto di vista non sconta niente rispetto ai canali a cui siamo già abituati. Sicuramente è un mercato completamente nuovo ed è impossibile fare oggi delle simulazioni importanti, il rischio di un investimento può essere alto, ma sicuramente l’attenzione ed il successo che sta ottenendo lascia ben sperare.

La battaglia tra valuta virtuale e reale è iniziata.

 

vediamo cosa è successo nel 2017:

La quotazione Bitcoin nel 2017